Share Prize Winners
Searchlight – Winner
Sound for Fungi. Homage to Indeterminacy
Theresa Schubert (DE)
Un esperimento di laboratorio dove l’artista ha suonato frequenze sinusoidali ai miceli di funghi raccolti nelle foreste. Dopo settimane di osservazione di questi campioni, la maggior parte mostrava una risposta positiva all’influenza del suono sviluppandosi più velocemente e più fitta rispetto agli esemplari cresciuti nel silenzio.
Searchlight – Honorary Mention
Screenization. On the diffusion of Digital Screens
Lorenz Potthast (DE)
Gli schermi sono diventati la più influente, ma trascurata, materializzazione del digitale e delle iper-superfici del nostro tempo. Il progetto “Screenization” si basa su una dettagliata ricerca teorica che esamina la storia degli schermi e dei loro vari predecessori nel punto di incontro tra percezione visiva, scienze naturali, pratiche performative e archeologia dei media.
RIOTS – Winner
The Paperwall
Francesca Fini (US)
The Paper Wall è un’installazione vivente con performance, action painting e robotica che esplora il concetto di Muro: separazione da esterno e controllo dell’interno.
RIOTS – Honorary Mention
VR-Free
Milad Tangshir (IR)
VR Free è un’esperienza di realtà virtuale. Esplora la natura degli spazi di detenzione ritraendo alcune frazioni della vita all’interno del carcere di Torino.
GHOSTS – Winner
Machine for suffering
Sophie Kahn (US)
La scultura a grandezza naturale, generata al computer, suggerisce sia l’instabilità psichica e materiale, sia un corpo e una mente femminili in costruzione (o forse in demolizione).
GHOSTS – Honorary Mention
Metamorphy
Scenocosme (FR)
In questa opera d’arte sensoriale, riflessi reali e immagini virtuali si confondono, danno l’illusione di una realtà distorta. Come una partitura musicale, ogni zona di interazione sul tessuto offre argomenti sonori (effetti sonori) quando lo spettatore lo spinge con la mano.
FRANKENSTEIN – Winner
The Long Now
Verena Friedrich (DE)
“Ogni volta che contempliamo il futuro dobbiamo inevitabilmente affrontare il problema del tempo. Quanto dura il presente? È possibile preservare il fragile presente, e quando esso diventerà una bolla di memoria?””
FRANKENSTEIN – Honorary Mention
Wombs
Margherita Pevere (IT, DE)
Il progetto Wombs guarda al mio corpo femminile, la cui permeabile materialità e il cui carnoso divenire mi mettono a confronto con paure, desideri e negoziazione su sessualità e gravidanza.
SINCERITY – Winner
Perfect View
Daniel Jolliffe (CA)
Perfect View è una scultura interattiva che personifica il desiderio umano di mostrare agli altri sempre il proprio lato migliore. Entrando nello spazio della galleria, lo spettatore s’imbatte in un vaso cloissoné seriamente danneggiato, montato su un piedistallo bianco.
SINCERITY – Honorary Mention
Relative Space
Riccardo Torresi e Janne Simon König (DE)
Relative Space è un’installazione sperimentale che confonde il principio degli umani che sviluppano lo spazio. Invece di ideare architettura, un edificio o una stanza per uno scopo particolare, il progetto mira a creare un volume temporaneo e variabile in base al numero di persone che lo occupano, senza specifiche.
2015 – Winner
3DPrinted Tourbillon Watch
Christoph Laimer (CH)
Questo imponente e bell’orologio domestico arricchisce il soggiorno, è un orologio svizzero effettivamente in funzione ma è completamente stampato in plastica. L’orologio è un hardware open source, così ogni pezzo che lo compone è a vista per essere analizzato sia sul web sia nella casa. Read More
2015 – Honorary Mention Winner
Follower
Lauren McCarthy (USA)
Il grande schermo della stanza principale di Casa Jasmina sarà il quartier generale di questa installazione satirica nella quale i volontari saranno fisicamente seguiti in tutta la città di Torino da questi social media stalkers che non li incontrano mai. Read More
2014 – Winner
Ethical Things
M. Cherubini (CH), S. Rebaudengo (IT)
La giuria ha proclamato vincitore dell’ottavo Share Prize Ethical Things di Matthieu Cherubini & Simone Rebaudengo in quanto “è un progetto che affronta una tematica fondamentale nell’imminente futuro: in che modo le macchine prendono le proprie decisioni?” Ethical Things è un elettrodomestico – un ventilatore – che è dotato di un’etica autonoma e di valori spirituali propri, inoltre ha la facoltà di decidere se funzionare oppure no. Read More
2014 – Honorary Mention Winner
Filament Sculptures
Lia (AT)
La menzione d’onore è stata conferita a LIA per Filament Sculptures poiché “è emozionante osservare questa creativa art coder viennese trasporre la propria opera espressiva dal piano visivo a quello tangibile.” Filament Sculptures è una stampante 3D autonoma. Anziché realizzare copie o prototipi, si concentra sulle potenzialità scultoree dell’estrusione plastica gestita dal computer e crea stampe in 3D per amore della stampa artistica tridimensionale. Read More
2013 – Winner
½ Eighty Eight
Nils Völker (DE)
½ Eighty Eight genera nello spettatore il contrasto tra la spazzatura evocata dai sacchi neri e l’eleganza del movimento complessivo. L’opera crea una rete di suggestioni tra lo spazio urbano e la vita organica andando davvero a ripensare in maniera critica e espressiva i concetti di tempo e spazio. Read More
2013 – Honorary Mention Winner
Social Turkers
McCarthy Lauren (USA)
Dramma interattivo sul tema relazioni contemporanee che affronta criticamente le dinamiche in tempo reale delle nostre comunicazioni. Il processo messo in atto mostra inoltre come sia sempre più urgente un nuovo modello economico per le comunicazioni sociali. Read More
2012 – Winner
Capacities
Stanza (UK)
Il suo lavoro Capacities: Real Time Complex – Connected Cities ha meglio rappresentato esteticamente e tecnicamente la vita in real-time di una città, monitorando dei quartieri di Londra per mostrare la complessità di un luogo urbano in tempo reale come un sistema in perpetua mutazione Read More
2012 – Honorary Mention Winner
The Sentient City Survival Kit
Mark Shepard (USA)
L’installazione è lo specchio in real-time di ciò che si modifica, raccogliendo grosse quantità di dati trasformati esteticamente in una copia della città ma fatta di cavi, luci e sensori che esprimono il passaggio degli elementi ambientali raccolti in forma numerica. Read More
2011 – Winner
Face to Facebook
P. Cirio, A. Ludovico (IT)
Face To Facebook ha minato la fiducia delle persone che credevano che Facebook fosse come sorridere in un’eterna festa, senza essere consapevoli che i loro dati personali sono una miniera d’oro, consegnati al business in cambio di una melliflua socialità allargata/aumentata. Read More
2011 – Honorary Mention Winner
Newstweek
J. Oliver (NZ), D. Vasiliev (RU)
Un’opera di media art, ma soprattutto definibile come un progetto di ingegneria critica ovvero quella attività che gli artisti stessi hanno precisato nel loro manifesto. Il codice informatico si espande in territoripsicologici e sociali condizionando il comportamento delle persone. Essere consapevoli di ciò porta un artista ingegnere-critico a studiare la storia dell’arte, l’architettura, l’attivismo, la filosofia e le invenzioni per riproporre le strategie, le idee di queste discipline nell’arte. Lo scopo finale è appropriarsi dell’interstizio tra la produzione e il consumo di tecnologia. Read More
2010 – Winner
Luzes relacionais
Ernesto Klar (IT/VE/USA)
“Luzes relacionais” (Luci relazionali) è un’installazione audiovisiva interattiva che utilizza luce, suono, foschia e un sistema di software personalizzato per creare un morphing, uno spazio luce tridimensionale in cui gli spettatori prendono parte attivamente, manipolandolo con la loro presenza e i lori movimenti. Read More
2010 – Honorary Mention Winner
0h!m1gas
Kuai Auson (EC)
0h!m1gas è un ambiente di stridulazione biomedica basato sull’attività di una colonia di formiche sottoposta a sorveglianza video e audio. Le formiche diventano per tanto DJ creando uno spazio fono-reattivo che rivela la connessione tra scratching, come espressione estetica creata dalla cultura umana, e i fenomeni di stridulation prodotti dalle formiche come meccanismo comunicativo. Read More
2009 – Winner
Connect
Andreas Muxel (DE)
Tredici moduli sono connessi a una matrice. Ogni modulo è costituito da un microcontroller, un motorino e una sfera d’acciaio attaccata con un elastico: non c’è un programma generale che controlla la scultura, ogni elemento ha le proprie istruzioni, creando un programma analogico dal comportamento non-lineare, quindi caotico. Read More
2009 – Honorary Mention Winner
Rechnender Raum
Ralf Baecker (DE)
Un’installazione del peso di una piuma, costruita con stecchetti di legno, cordini e dei piccoli pesi. Allo stesso tempo è un sistema di rete neurale completamente funzionante. Attraverso la sua rigida geometria e la sua costruzione filiforme, l’osservatore è in grado di seguire l’intero processo logico da differenti punti d’osservazione. Read More
2008 – Winner
Delicate Boundaries
Cristine Sugrue (USA)
Questa installazione crea uno spazio in cui ciò che accade all’interno dei nostri dispositivi digitali ha la capacità di entrare nel mondo fisico. Piccoli insetti fatti di luce si spingono dallo schermo verso gli spettatori stabilendo un contatto. Read More
2008 – Honorary Mention Winner
Knife Hand Chop Bot
Emanuel Andel (AT)
Emanuel Andel ha creato un’installazione “terrificante” che gioca con i sensi e le percezioni dell’utente, i sensori ed i processi della macchina. Il robot è fornito di una lama che la macchina usa nel noto “gioco del coltello”. L’utente mette la sua mano nella macchina ed inizia il gioco: la lama si avvia a colpire lo spazio fra le dita, prima lentamente e poi sempre più velocemente. Read More
2007 – Winner
Human Browser
Cristophe Bruno (FR)
Human Browser è una serie di performance Wi-Fi basate su un Google Hack. Grazie a una serie di cuffie, un attore ascolta e ripete un testo comunicato a voce che viene direttamente da Internet in tempo reale. Le parole chiave sono trasmesse al programma e usate come stringhe di ricerca in Google in modo da collegare sempre il contenuto del flusso testuale con il contesto. Read More
2007 – Honorary Mention Winner
Amazon Noir
Cirio, Lizvlx, Ludovico, Bernhard
I cattivi ragazzi (La crew Amazon-Noir: Cirio, Lizvlx, Ludovico, Bernhard) rubano i libri protetti dal diritto d’autore da Amazon.com usando la una tecnologia-robot-perversa codificata da Paolo Cirio. L’opera ci pone davanti la questione del diritto d’autore, dell’hacking e di internet come libero terreno, sempre più monopolizzato dalle grandi corporation. Read More