Torino Art Galleries Art Night

Tuesday 13th September, 2022 - Bruce Sterling

OUVERTURE #13  |  TAG ART NIGHT

GIOVEDI’ 15 SETTEMBRE 2022 ore 17,00 – 23,00

 

L’Associazione TAG – Torino Art Galleries è lieta di annunciare la nuova edizione  di OUVERTURE #13  |  TAG ART NIGHT 2022 che si tiene presso le gallerie associate di Torino giovedì 15 Settembre 2022 dalle ore 17 alle ore 23.

Il programma prevede l’inaugurazione della nuova stagione espositiva 2022-23 con l’apertura coordinata e prolungata di 13 nuove mostre e 3 mostre già in corso in 16 delle 18 gallerie associate  (Giorgio Persano e Franco Noero inaugureranno successivamente per questa volta) di TAG – Torino Art Galleries.

OUVERTURE #13  |  TAG ART NIGHT 2022 è realizzata grazie al sostegno dellaFondazione Arte Moderna e Contemporanea CRT. La manifestazione è giunta alla sua tredicesima edizione e, dopo gli anni difficili della pandemia, riapre con mostre di livello internazionale e con 5 nuove gallerie accolte nella storica associazione nel 2022. Con ciò TAG intende rilanciare il proprio ruolo di associazione culturale capace di organizzare eventi di richiamo in città. Con questa nuova edizione, di un appuntamento ormai decennale, le gallerie di TAG danno il benvenuto al pubblico che nella sera di giovedì potrà visitare liberamente le mostre.

Fondata nel 2000, l’Associazione TAG – Torino Art Galleries – riunisce alcune gallerie d’arte torinesi. L’Associazione ha per scopo la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea, come elemento di crescita culturale del territorio e della comunità locale, favorendo lo sviluppo di una sensibilità artistica attraverso l’incontro delle arti plastiche e figurative con il pubblico, gli appassionati e le nuove generazioni. Si pone come soggetto di riferimento per gli Enti Locali, collaborando alle loro iniziative e al tempo stesso ideando e realizzando diversi progetti e attività specifiche ed autonome, tra i quali si ricordano: “ManifesTO” (in collaborazione con il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea e l’Assessorato alla Cultura della Città di Torino), “Outlook”, e le differenti edizioni di “TAG Ouverture” e delle “Notti delle gallerie TAG”, realizzate grazie al sostegno della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT (e della Camera di Commercio di Torino).

OUVERTURE #13  |  TAG ART NIGHT 2022 è realizzata grazie al sostegno di :

La Fondazione Arte Moderna e Contemporanea CRT

LE MOSTRE

Da Raffaella De Chirico CITY BREAK di Matteo Procaccioli Della Valle analizza la struttura urbana da diverse prospettive attraverso opere di grande formato e intime Polaroid, utilizzando la fotografia come linguaggio aperto, per risvegliare quella dimensione umana assente ed invitarla a rivedere i luoghi in maniera sensibile.

Da Weber&Weber la personale di Simone Bubbico espone le sculture d’ispirazione classica trafitte da fiori di campo della serie Resilience, concepita durante il periodo dei lockdown pandemici, e opere dalle serie In Bloom e Dark Matter, quest’ultima frutto di una ricerca alimentata dalla passione dell’artista per l’astronomia.

Photo & Contemporary presenta Cantos e altri canti di Tania Pistone, a cura di Luca Beatrice, in cui i versi che Ezra Pound elabora lungo il corso della vita e che alimenta un nuova fase della pittura dell’artista che ha messo il linguaggio dei segni al centro della propria riflessione. 

Gagliardi e Domke con Countdown, il group show che ripercorre la storia della galleria attraverso lavori dei diversi artisti promossi negli anni, mette in scena un impianto variabile, a volte si toglieranno lavori, altre volte se ne aggiungeranno, per sollecitare il visitatore, che per centotrenta giorni potrà seguire un conto alla rovescia quotidiano.

Metroquadro propone la personale di Gianluca Capozzi, Il giardino al rovescio, a cura di   Andris Brinkmanis, ispirato ad una poesia tarda di Jim Morrison e dedicato ad una lunga ricerca sulla psichedelia che, ispirandosi al pensiero magico sudamericano, quello orientale e alle nuove scoperte della fisica quantistica, costruisce universi pittorici complessi e articolati.

Febo&Dafne presenta Artwork personale di Antonio Pronostico parte degli eventi off del Job Film Days 2022, in un percorso di copertine realizzate dall’artista per la collana “working class” di Edizioni Alegre a partire dal 2018 e le più recenti pubblicazioni accanto ad alcune opere inedite incentrate sulla condizione del lavoratore.

La realtà digitale è protagonista da A Pick Gallery che presenta tre nuove mostre. Calculating reality, mostra personale dell’artista tedesco Sven Drühl, espone paesaggi naturali che in realtà sono sviluppati in computer-grafica. Introspection, dello spagnolo Solimán López, e The Orwell project dell’americano Hasan Elahi, curate da Karin Gavassa approfondiscono il Metaverso e il mondo dei NFT rientrando nella programmazione di Algo:ritmi 2022, il Festival diffuso dedicato ai linguaggi del digitale.

Con 1/3 PROMENADE, Encouters Narratives, a cura di   Lóránd Hegyi, la Galleria Umberto Benappi crea un trittico espositivo che rivisita le visioni estetiche di una specifica generazione di artisti a cavallo degli anni ’70 e ’80 i quali, anziché continuare la creazione di movimenti, di metodi e di nuove versioni del mito modernista, hanno proposto un linguaggio visivo radicalmente eclettico basato su una combinazione soggettiva di cultura, storia, mitologia e riferimenti etnografici. Il prmo appuntamento prevede le opere di: Gianni Dessì, tra i fondatori della mitica “Nuova Scuola Romana”, Alois Mosbacher una delle figure di spicco del gruppo artistico austriaco “Neue Malerei” e László Fehér, uno dei pittori più paradigmatici del “New Sensibility”.

Al giovane Federico Caputo, la galleria Crag – Chiono Reisovà art gallery dedica la personale I cieli in una stanza, nata dalla scoperta di cartoline coloniali di Aldo Baratti scattate in Etiopia. Lo sguardo occidentale che ritrae un’Africa da sogno, porta a riflettere sull’immaginario italiano dei primi anni Trenta 1930. La “Veneri nere” fanno pensare al “madamato” e poi ancor oggi alle spose bambine. Altre serie raffigurano guerrieri in posa altera, scene di lavoro e di quotidianità, feste e cerimonie religiose.

Con “Cose pensate, esposte, scritte”, Nicola Ponzio presenta da Riccardo Costantini Contemporary un progetto artistico che si avvale di differenti mezzi espressivi. Alle caratteristiche che si riconoscono nell’analisi della pittura quali colore, luce, forma e materia l’artista aggiunge l’elemento “tempo”: opere che quindi si modificano attraverso trasformazioni che sono documentate dalla fotografia o di opere che presentano lente modifiche attraverso l’utilizzo di sostanze oleose miste a colore e oggetti fluttuanti. Infine alcuni lavori che l’artista ha realizzato impaginando un numero considerevole di definizione di colore, raccolte in anni di indagine sul web, e che diventano a loro volta pittoriche.

La Galleria In Arco propone la personale di Giuseppe Mulas, All the stars of your nights, acura di Federica Maria Giallombardo. In un tripudio sgargiante di colori l’artista svolge un discorso dedicato ai familiari e a se stesso. I simboli privati vengono sottratti al principio della comunicazione trasparente, in un codice espressivo peculiare, che apre il vitalismo tenace del soggetto ai contesti di memoria collettiva – una vera e propria “lettera aperta agli affetti”.

Alla Galleria Peola Simondi, prosegue la personale di Paola De Pietri, Da inverno a inverno, costruita nell’arco di un anno percorrendo le campagne dell’Emilia-Romagna e seguendo il susseguirsi delle stagioni. Il progetto, pubblicato nell’omonimo volume dalla casa editrice Marsilio nel 2021, è composto di 34 sequenze di immagini sia a colori che in bianco e nero, corrispondenti ad altrettante giornate dell’anno trascorso. Le fotografie di ogni giornata sono presentate in una installazione che disegna nell’alternanza dei pieni e vuoti la frammentarietà della nostra percezione e della complessità dei fenomeni.

Anche Tucci Russo Chambres D’Art prosegue con la personale di un maestro dell’Arte Povera Giovanni Anselmo, momenti, momenti…, che espone una serie di opere nate in differenti momenti e legate a diverse tematiche del suo lavoro. Il suo pensiero, sin dalla metà degli anni Sessanta evidenzia quei principi fondamentali che accompagnano la nostra esistenza e che ci pongono in relazione a tutto ciò che è visibile e invisibile.

Specializzata nella giovane pittura afroamericana, Luce Gallery espone le opere di Demarco Mosby (1991, Kansas City, Missouri, Stati Uniti). In Battery of the Machine, sono riuniti i nuovi dipinti dell’artista: scene figurative che, unendo composizione e simbolismo alla storia, al mito e alla fantasia, rappresentano le disillusioni e l’apatia dei giorni nostri, cercando di formulare un contenuto morale che possa combatterle.

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